“La tavoletta della maledizione” fu scoperta nella terra originariamente prelevata da un sito di culto sul monte Ebal, vicino alla biblica Sichem e all’odierna Nablus nel dicembre del 2019 dall’archeologo Scott Stripling, direttore dell’Istituto di Studi Archeologici presso il Seminario biblico di Katy e dal suo team.
Il monte Ebal appare in Deuteronomio 11:29 come un luogo di “maledizioni” ed è venerato da alcuni cristiani ed ebrei come il luogo in cui il biblico Giosuè costruì un altare come comandato in Deuteronomio 27. È descritto in Giosuè 8:31 come “un altare di pietre grezze, su cui nessuno aveva alzato ferro”.
Il sito è conosciuto dalla gente del posto come “Al-Burnat” o “cappello a cilindro” in arabo, ed è considerato dagli archeologi un luogo estremamente raro e significativo del primo insediamento israelita. È l’unico del suo genere nella zona.
L’iscrizione, incisa su una piccola tavoletta di piombo di 2cm x 2cm ripiegata su se stessa, è composta da 40 lettere ed è il più antico testo ebraico in Israele. Questo almeno è quanto è stato affermato durante una conferenza stampa tenutasi a Houston, in Texas, dall’archeologo che l’ha scoperta, svelando quello che secondo lui è il primo testo ebraico proto-alfabetico con incluso il nome di YHWH.
Se lo studio venisse confermato potrebbe essere una delle più grandi scoperte archeologiche di sempre.
“Questo è un testo che trovi solo ogni 1.000 anni” ha detto con orgoglio il professor Gershon Galil dell’Università di Haifa a The Times of Israel. Galil ha aiutato a decifrare il testo nascosto all’interno della tavoletta di piombo, utilizzando scansioni high-tech eseguite a Praga presso l’Accademia delle scienze della Repubblica Ceca, con la collaborazione del dr. Pieter Gert van der Veen della Johannes Gutenberg-Universität in Mainz, entrambi epigrafisti specialisti nella decifrazione di testi antichi.
Sulla base dell’analisi epigrafica delle scansioni e dell’analisi del piombo del manufatto, Stripling e il suo team datano la tavoletta della maledizione (o defixio) alla tarda età del bronzo, prima o intorno al 1200 a.C.
Se questa datazione fosse verificata, renderebbe il testo più vecchio di secoli rispetto al precedente detentore del record per il più antico testo ebraico in Israele e 500 anni più vecchio dell’uso precedentemente attestato del tetragramma YHWH, secondo Galil. La scrittura in un alfabeto simile è stata scoperta nella penisola del Sinai all’inizio del XVI secolo a.C.
Molti dubbi
La scoperta non è tuttavia stata ancora pubblicata su una rivista accademica e va inoltre sottolineato che non sono ancora state rilasciate dal team di studio immagini chiare e scansioni dell’iscrizione su cui altri accademici possano studiare e valutare.
Un’altra sfida per la datazione sicura dell’oggetto è il fatto che la tavoletta non è stata scoperta durante uno scavo accuratamente analizzato in strati, ma è stato trovato durante un riesame avvenuto nel 2019 della terra proveniente dagli scavi di una precedente spedizione avvenuta degli anni ’80 sul Monte Ebal sotto la direzione del Prof. Adam Zertal.
Il dott.Stripling ha affermato che la tavoletta proveniva dalla terra originariamente scavata intorno all’altare.
Allora la terra era stata setacciata a secco. Nel 2019 il team di Stripling l’ha risetacciata utilizzando una tecnica definita “a umido” che è stata sviluppata al Temple Mount Sifting Project, dove un tempo il dr. Stripling lavorava.
“Appena l’ho vista ho capito di cosa si trattava perché queste tavolette della maledizione sono note. Il cuore mi è quasi saltato fuori dal petto”, ha detto il dr. Stripling.
Decodifica e contenuto
L’antica iscrizione ebraica è composta da 40 lettere ed è secoli più antica di qualsiasi iscrizione ebraica conosciuta dell’antico Israele.
Gli scienziati hanno utilizzato scansioni tomografiche avanzate per recuperare il testo nascosto. In collaborazione con Stripling, Galil e van der Veen hanno decifrato l’iscrizione proto-alfabetica, che recita come segue:
Maledetto, maledetto, maledetto – maledetto dal Dio YHW.
Morirai maledetto.
Maledetto morirai sicuramente.
Maledetto da YHW – maledetto, maledetto, maledetto.
Secondo Stripling, “questi tipi di amuleti sono ben noti nel periodo ellenistico e romano, ma le ceramiche scavate da Zertal risalgono all’età del ferro I e alla tarda età del bronzo, quindi logicamente la tavoletta derivava da uno di questi periodi precedenti. Anche così, la nostra scoperta di un’iscrizione della tarda età del bronzo mi ha sbalordito”
Daniel Vavrik e i suoi colleghi di Praga hanno assicurato l’accuratezza dei dati grezzi interpretati dal team.
Altri archeologi contattati dai media hanno preferito non commentare fino a quando non verrà pubblicato un documento accademico che si spera in arrivo entro il 2022.
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