Nel settembre 1991, due turisti hanno scoperto in un ghiacciaio nelle Alpi italiane i resti mummificati dell’Uomo venuto dal ghiaccio, soprannominato Ötzi. Da allora, i ricercatori hanno analizzato rigorosamente la mummia per dipingere un quadro di com’era la vita all’inizio dell’età del bronzo, circa 5.300 anni fa.
Tre decenni di ricerche hanno ricostruito dettagli intimi della vita di Ötzi, dalla sua età, altezza e peso fino al modo in cui è morto, abbattuto da una freccia alla spalla sinistra all’inizio dell’estate, tuttavia, i suoi peculiari tatuaggi a linea orizzontale sono rimasti a lungo un formidabile enigma da risolvere.
Inchiostro antico
I primi studi hanno inizialmente rilevato da 49 a 57 tatuaggi, che poi sono saliti a 59. I risultati sono variati nel tempo perché i suoi tatuaggi sono difficili da individuare.
Per prima cosa, la mummia ha 5.300 anni, quindi la sua pelle è comprensibilmente segnata dalle intemperie. Inoltre i suoi tatuaggi sono stati probabilmente applicati perforando lo strato superiore della pelle e strofinandoci sopra il carbone. La pelle scura e antica e il colore nero non offrono molto contrasto.
Recentemente un team di ricercatori europei ha analizzato i tatuaggi sparsi sul corpo di Ötzi, così come le varie erbe e medicine trovate accanto ai suoi resti, per dipingere un quadro più chiaro della comunità dell’Uomo venuto dal ghiaccio e delle sue antiche pratiche mediche.
Le piante trovate tra gli effetti personali supportano il ritratto di una società complessa. Il fungo polypore di betulla legato alle fasce di cuoio degli strumenti di Ötzi potrebbe aver calmato l’infiammazione o agito come un antibiotico, osserva Rapp Learn di Science, mentre la felce rilevata nel suo stomaco avrebbe potuto servire come trattamento contro la tenia. Tracce di muschio di palude sono state rilevate su bende improvvisate.
Studio dei tatuaggi
Per aumentare il contrasto tra la pelle e i tatuaggi, i ricercatori nel nuovo studio studio hanno utilizzato una tecnica di imaging multispettrale che ha rilevato differenze di colore sulla pelle, anche nella gamma non visibile.
Ciò ha aumentato il contrasto sul corpo di Otzi e ha rivelato una serie di tatuaggi sul petto mai visti prima, portando il conteggio finale a 61 tatuaggi.
I risultati degli scienziati, recentemente pubblicati sull’International Journal of Paleopathology, suggeriscono che Ötzi appartenesse a una società con conoscenze mediche sorprendentemente avanzato.
Pratiche sanitarie sorprendenti
L’introduzione dell’agopuntura è sempre stata attribuita ai cinesi.
Angela Hicks, preside congiunto del College of Integrated Chinese Medicine con sede a Reading, ha affermato che i cinesi hanno scritto per la prima volta le loro teorie sull’agopuntura nel 200 a.C.
Se i risultati emersi dalla recente ricerca austriaca sulla mummia più antica d’Europa verranno confermati avremmo scoperto che l’antica arte di infilare aghi nel corpo per alleviare malattie e dipendenze era praticata dall’uomo fin dall’età della pietra in Europa, secoli prima che fosse usata in Oriente e almeno 2000 anni prima che i primi scritti su questa pratica fossero trovati in Cina.
Ricordiamo che nell’agopuntura cinese, l’inserimento di aghi in determinati punti attinge ai flussi energetici sottostanti del corpo, che influenzano il dolore e le infiammazioni.
Secondo la tradizione le linee, o meridiani, che percorrono il corpo corrispondono agli organi interni.
I tatuaggi di Otzi sono per lo più raggruppati intorno alla parte bassa della schiena e alle articolazioni delle caviglie, dei polsi, e delle ginocchia.
Questi punti sono comunemente associati ai meridiani della vescica e della milza, punti usati quando una persona soffre di problemi addominali.
Scienziati britannici hanno recentemente scoperto uova di tricocefali nell’apparato digerente del povero uomo, un’infestazione parassitaria che provoca dolori di stomaco acuti.
Nuovi risultati
Tuttavia, nell’inventario dei tatuaggi più recente, i ricercatori hanno individuato un gruppo di tatuaggi sul petto di Ötzi dove non c’erano segni di un disturbo.
Questo gruppo appena scoperto potrebbe mettere in discussione le teorie prevalenti sullo scopo dei tatuaggi dell’Uomo venuto dal ghiaccio. Ma i ricercatori si sono affrettati a sottolineare che potrebbe aver sofferto di altri problemi di salute che hanno causato dolore nell’area del torace ma che non sono stati registrati nei resti.
Alla fine, tutte queste teorie potrebbero essere completamente sbagliate e i tatuaggi potrebbero simboleggiare qualcosa di completamente diverso. Ma mettere insieme un inventario definitivo dei suoi tatuaggi offre ai futuri ricercatori una solida base da cui partire.
Se questa ricerca risulterà alla fine vera, il fattore più interessante potrebbe essere il modo in cui la pratica ha viaggiato dall’Europa alla Cina.