I ricercatori dell’Institut Français d’Etudes Anatoliennes di Istanbul e del Laboratoire de Tribologie et de Dynamiques des Systèmes hanno analizzato un oggetto di ossidiana, scoperto nel 1995 nel sito di Aşıklı Höyük, in Turchia, che ad oggi viene identificato come braccialetto.
Datato al 7.500 a.C., questo oggetto è la più antica testimonianza della lavorazione dell’ossidiana, che raggiunse il suo massimo nel settimo e sesto millennio a.C. con la produzione di diversi tipi di oggetti ornamentali, come specchi e vasi.
È stato stimato che il frammento apparteneva a un oggetto circolare con un diametro di 10 cm e una larghezza di 3,3 cm. Lungo la sua larghezza il frammento ha una cresta con un’altezza di 0,7 cm che divide l’oggetto in due parti disuguali che misurano 1,77 e 1,53 cm.
Laurence Astruc, ricercatrice del CNRS e i suoi colleghi lo hanno analizzato utilizzando tecnologie informatiche estremamente potenti. Questi metodi, noti come analisi tribologica multi-scala, sono stati adattati per lo studio delle caratteristiche micro-topografiche dei manufatti archeologici con lo scopo di identificare ogni singola lavorazione eseguita sulla superficie degli oggetti.
Questo processo ha rivelato che questo oggetto è stato realizzato utilizzando tecniche altamente specializzate. Le analisi effettuate hanno mostrato che l’oggetto è quasi perfettamente regolare. La simmetria della cresta anulare centrale è estremamente precisa, con un grado di precisione vicino ai cento micrometri.
Ciò suggerisce che gli artigiani dell’epoca usavano dei modelli per controllare la forma durante la produzione.
La finitura superficiale (che è molto regolare, simile a uno specchio) richiedeva l’uso di complesse tecniche di lucidatura in grado di ottenere una qualità della superficie a livello nanometrico, degna degli attuali obiettivi dei telescopi.
Il ritrovamento di questo “braccialetto” fa sorgere diverse domande a cui non si riesce ancora a dare una riposta.
Nel 7.500 a.C. si era già in grado di lavorare l’ossidiana con tale livello di perfezione?
Secondo la storia in quel periodo l’uomo aveva appena iniziato a lavorare la ceramica, com’è che abbiamo un artefatto di tale precisione?
Come mai non esistono artefatti in ossidiana precedenti?
L’ossidiana è stata usata da sempre dall’uomo per fare strumenti da taglio grazie alle sue caratteristiche tanto che ancora oggi è utilizzata per realizzare bisturi di precisione. Questo oggetto è il primo artefatto in ossidiana mai ritrovato. Possibile che il primo oggetto ritrovato abbia già un tale grado di perfezione?
È davvero un braccialetto?
Si tende a dare interpretazioni standard ad oggetti e luoghi del passato, l’esempio più famoso è attribuire alle piramidi la funzione di tombe. Sembra improbabile che 9.500 anni fa alcuni uomini abbiano dedicato tanta attenzione ad un semplice braccialetto.
Fonti:
https://www.researchgate.net/publication/251565426_Multi-scale_tribological_analysis_of_the_technique_of_manufacture_of_an_obsidian_bracelet_from_Asikli_Hoyuk_Aceramic_Neolithic_Central_Anatolia