Mentre scavavano nelle fondamenta di un’antica casa proto-Inuit sull’isola di Baffin in Canada intorno all’anno 1977, gli archeologi George e Deborah Sabo stavano scoprendo i soliti manufatti: ossa, fanoni, teste di arpione, pezzi di legno, quando inaspettatamente i loro strumenti hanno portato alla luce qualcosa di decisamente inusuale per il luogo: una piccola scultura in avorio risalente al XIII o XIV secolo che è riuscita a suscitare un immediato scalpore non solo tra gli addetti ai lavori ma, purtroppo, presto dimenticata.
Lo shock è dato da un insieme di elementi che stando alla storiografia accademica sarebbero del tutto anacronistici.
Per qualsiasi occidentale moderno la figura è immediatamente riconoscibile come un membro del clero cattolico romano.
Il presunto soggetto della statuetta in avorio indossa una lunga tunica con un bordo lungo il fondo e con uno spacco davanti, c’è anche una croce che pende sul suo petto.
Chi era costui che si aggirava con abiti talari per il Canada nel tredicesimo o quattordicesimo secolo? Da dove veniva?
Una cosa è certa un Inuit medievale ha scolpito un visitatore non Inuit di qualche tipo nell’estremo nord canadese, poiché la scultura è completamente diversa da un ritratto Inuit di Inuit, almeno in apparenza.
Kirsten A. Seaver, Harvard University di Cambridge nel suo superlativo The Frozen Echo: Groenlandia e l’esplorazione del Nord America ca. AD 1000-1500, Stanford University Press (Stanford, CA) del 1996. cerca di mettere insieme diversi punti di vista sull’oggetto esaminiamoli insieme:
Hans Christian Gullov dice che non dovremmo attribuire troppo significato alla croce ma, presa insieme al resto dell’insolito costume, ha portato a speculazioni sul fatto che altri europei oltre ai norvegesi usassero quelle acque dell’estremo nord nel Medioevo.
Schledermann dice che la scultura è stata probabilmente realizzata da un Inuk, “senza dubbio” rappresenta un norreno e “suggerisce fortemente un contatto Inuit/norreno sulla costa dell’isola di Baffin“.
Gullov pensa che sia “molto probabilmente” norvegese e del XIII o XIV secolo.
Gwynn Jones è meno specifico, dicendo che “sembra rappresentare un uomo vestito con abiti europei”.
McGhee concorda sul fatto che sia stato quasi certamente scolpito sull’isola di Baffin, perché è molto diverso dallo stile convenzionale in cui gli eschimesi della Groenlandia raffiguravano i norvegesi.
Guy Mary-Rousseliere osserva che questo tipo di lunghi, la veste con cappuccio era abbastanza comune nei secoli XIII e XIV, anche in Groenlandia, ma la linea orizzontale tracciata appena sotto le spalle suggerisce una cotta di maglia. Per quanto riguarda la croce, dice che i cristiani scandinavi a volte ne indossavano una sul petto nel periodo 1000-1300 d.C., mentre i costumi religiosi o ecclesiastici medievali nell’Europa occidentale raramente includevano una croce, ad eccezione degli ordini religiosi e militari come i Templari.
Per i Sabo, la figura era la prova che la mitica Helluland menzionata nelle saghe vichinghe non era affatto mitica; era sempre stato nel Canada artico. I vichinghi avevano davvero camminato in queste terre, incontrato gli abitanti e lasciato un’impressione, prima di svanire misteriosamente come erano venuti.
Quest’ultima parola è terrificante dato il delirio che è stato scritto sui presunti viaggi dei Templari nel Nuovo Mondo sulla scia della persecuzione.
Una dea madre
La stessa dottoressa Seaver dopo ulteriori studi ha raggiunto una sua teoria.
Suggerisce che in realtà si tratta di una Dea Madre o forse solo una donna della Groenlandia, forse incinta e la spaccatura in basso sarebbe stata fatta per facilitare la deambulazione.
Interessante il suo suggerimento di confrontare la statuetta raffigurata sopra con altre due incisioni Inuit che rappresentano quasi certamente personaggi groenlandesi raffigurate qui sotto.
La statuetta incappucciata
Per altri osservatori gli archeologi George e Deborah Sabo hanno portato alla luce qualcosa di assolutamente inquietante sull’isola di Baffin: un uomo senza volto in una veste con cappuccio con una semplice croce blasonata sul petto, forse veramente solo un “templare”, ma per i nomadi Thule che vivevano al tempo del Medioevo, sicuramente ai loro occhi appariva essere una figura “aliena” .
Cosa ne pensiamo?
Questa figura per noi sembra essere esattamente un cristiano europeo, con tanto di croce sul petto.
Non è affatto impossibile che un cristiano europeo potesse trovarsi in quella zona in quel momento. È sempre più generalmente accettato che i vichinghi, molti dei quali erano cristiani, fossero arrivati lì per cercare metalli. A l’Anse aux Meadows gli archeologi hanno rinvenuto un forno a pozzo usato per estrarre polvere di ferro. Quindi perché non accettare semplicemente che questo fosse un accurato ritratto Inuit di una persona reale?
In realtà pensandoci bene, nessuno ha mai capito esattamente neppure chi fosse Quetzalcoatl il Dio potente che iniziò come essere umano e se ne andò come “divino” specificando che sarebbe tornato in una data futura e gli Incas descrivevano come un essere umano con la pelle più chiara della loro e la caratteristica, per loro incredibilmente strana, di peli sul viso.
Le ricerche continuano…
Fonte:
http://www.strangehistory.net/2012/12/27/mysterious-european-figure-in-pre-columbian-baffin-island/