Le Svalbard sono un arcipelago del mare Glaciale Artico, posizionate tra i 74 e gli 81° di latitudine nord, e tra i 10 e i 34° di longitudine est.
Abitate fin dal 3000 a.C., ancora oggi rappresentano la parte più settentrionale della Norvegia e gli insediamenti umani più a nord del pianeta.
Il nome Svalbard significa “costa fredda”. Il clima è mitigato da un ramo della Corrente del Golfo che mantiene le acque circostanti aperte e navigabili per gran parte dell’anno.
Svalbard è la porta per il Circolo polare Artico.
Dall’inizio della primavera fino all’autunno il sole di mezzanotte crea un giorno senza fine, ma durante la notte polare da novembre a febbraio qui non c’è luce diurna, eccezionali condizioni per ammirare l’aurora boreale che danza nel cielo.
Monte Pyramiden
Ma questo paesaggio ci riserva un’altra grande sorpresa, il monte Pyramiden, suggestivo nel nome e nella forma, così somigliante alle piramidi a gradoni diffuse nel mondo, ma specialmente alle ziggurat Sumere.
E a proposito di Sumeri, come non pensare alla montagna sacra della mitologia induista e buddhista: il monte Meru
Monte Meru
Non è un luogo geografico, Monte Meru, secondo la cosmologia dell’India antica, è il centro dell’Universo, il luogo dove ideale e reale si uniscono, dove la materia può trovare il suo riscatto e lo spirito incarnarsi. Un monte che, come scrive René Daumal, “unisce il Cielo con la Terra”.
Secondo la tradizione induista, tale monte era situato sotto la Stella del Nord, si innalzava nella regione dei paradisi e sulla sua cima si trovava il “paradiso di Indra” o Svarga, Svarloka, attorno al quale orbitavano il Sole, la Luna, i pianeti e tutti gli astri.
Considerata l’assonanza di tali nomi con quello di Svalbard – territorio abitabile più prossimo al Polo Nord – si potrebbe ipotizzare che il Monte Pyramiden sia identificabile proprio con il mitologico Meru e che le Svalbard, in cui riecheggia il nome dei “bardi”, casta di sacerdoti nordici, potesse essere una sorta di isola sacra, data la posizione di “perno” attorno al quale il cielo stellato si manifestava con una perfezione non osservabile altrove.
Del monte Su-Meru tratta ampiamente William F. Warren, rettore dell’Univerità di Boston e autore del libro Paradise Found in cui evidenzia come l’atlantica visione di un paradiso polare fosse condivisa da Egiziani, Accadici, Assiri, Babilonesi, Indiani, Persiani, Cinesi, Giapponesi e Greci presso i quali, ognuno con i propri appellativi e con diverse sfumature descrittive, era radicata l’idea di una primordiale, centrale ed elevata montagna sulla cui cima dimoravano gli déi.
(tratto da Gli dei Baltici della Bibbia di Cinzia Mele e Mauro Biglino)
Ombelico del Mondo
Effettivamente bisogna ammettere che nell’area del Circolo Polare Artico, il ciclo stagionale, così come l’alternarsi del giorno e della notte, o meglio di luce e buio è alquanto particolare rispetto alle altre latitudini, inoltre, come prima esposto si verificano fenomeni unici, come le aurore boreali e il giorno o la notte che durano sei mesi, questo senza dubbio potrebbe aver impressionato eventuali visitatori ancestrali, rendendo le Svalbard un luogo magico. Anche la rotazione delle stelle è particolare vista dai Poli, le stelle sembrano ruotare intorno ad un “perno centrale”, un “Albero”, con le costellazioni come fronde. Insomma sembrerebbe proprio di trovarsi nell’Ombelico del Mondo.
Monte Kailash
Ritornando al Monte Pyramiden, di cui abbiamo ipotizzato la possibile identificazione con il Monte Meru, è interessante notare che la tradizione buddhista tibetana indica come sede fisica del Monte Meru sulla Terra il monte Kailash nel Tibet occidentale.
Kailash, che significa “prezioso gioiello di eterna neve”, rimane un luogo avvolto nel mistero e nella leggenda, considerato il luogo più sacro della Terra, dove si trovava la misteriosa città degli dei.
“La sua mole è possente e la sua base sprofonda nell’oceano e la sua cima si innalza nel cielo.”
Nel monte un albero affonda le radici nella base e spunta dalla cima oltrepassando il cielo, il suo nome è pariyatra, sans.; dPag-bSam-Shing, tib.
Formato da quattro livelli superiori e da otto sommersi, è abitato nelle grotte dell’oceano e nella cavità rocciose da esseri chiamati “asura” che vivono in quattro grandi città.
La montagna non è mai stata scalata da nessuno, poiché è considerata sacra da circa un quinto della popolazione mondiale.
Ci fanno notare i due autori nel libro Gli dei Baltici della Bibbia che il Monte Kailash, ritenuto il Monte Meru della tradizione, è posto alla stessa latitudine della Piramide di Cheope situata in Egitto, con cui condivide anche il nome, essendo “MER” l’appellativo con cui gli antichi Egizi chiamavano le piramidi.
Il parallelismo evidenziato tra il monte himalaiano e la piramide di Cheope, porta a chiederci se entrambi non siano ricollegabili al Pyramiden-Meru delle isole Svalbard, che potrebbe rappresentare quella primordiale, paradisiaca, montagna dal cui nome deriverebbe “MER”, radicata in un Nord lontano, ma non dimenticato, verso cui puntano due lati della piramide di Giza con precisione impressionante… Se a tali riscontri, aggiungiamo il fatto che la radice indoeuropea “ME/MA” indica “il misurare” effetto dell’azione di dare un limite, si potrebbe ipotizzare che la collocazione sia del monte Meru sia della piramide, rispondesse a esigenze tecniche legate forse all’osservazione del cielo e alla misurazione delle orbite dei corpi celesti.
(tratto da Gli dei Baltici della Bibbia di Cinzia Mele e Mauro Biglino)
Coordinate geografiche Monte himalayano:
Latitudine: 31°03′59.76 N
Coordinate geografiche di Giza, Egitto:
Latitudine: 30°00′29″ N
Senza ombra di dubbio queste osservazioni aprono molti interrogativi e meritano ulteriori indagini.
Ho appreso molte cose negli ultimi anni e ogni volta mi sono chiesto: “Come ho fatto a non pensarci prima?”
Matematica, mat e mat … misura e misura…
Pitagora, Pi (beve) ta (alla) gora (roccia), ossia colui che beve alla sorgente o meglio colui che riceve ispirazione dall’alto.
Hip (sale) Hip (sale) Hurra! (Oh il sole!) Invocazione degli antichi egizi al sorgere del sole.
RAI (Radio televisione italiana) = Il sole.
…