Tito Lucrezio Caro nel 1° libro del De Rerum Natura nei versi 72 – 73 ha scritto:
longe processit extra flammantia moenia mundi
TRADUZIONE:
si spinse di gran lunga oltre le fiammeggianti mura (fortificate) del mondo (sistema solare, galassia).
Gli Egizi lo disegnarono:
L’illustrazione tratta dalla tomba di Seti I, della parte conclusiva della 12a ora del Duat, il Mondo Infero, posto nel cielo, vede un denso muro, un muro solido, di forma ellittica, costituito, secondo Wallis Budge (“Egyptian Heaven and Hell”, 1, pag. 278) “da terra, pietre o forse, granito”, che costituiva il confine del “Duat” stesso.
Il dio Shu, visibile a destra, con la sua testa che fa capolino dallo spessore del muro, consente a Ra, sotto forma di scarabeo “Kheper”, di crearsi uno stretto passaggio e continuare il suo viaggio in direzione dell’abisso cosmico del NU, luogo di provenienza degli déi creatori.
La sonda spaziale New Horizons rileva la parete dell’idrogeno attorno al sistema solare
Una possibile forma di una “parete dell’idrogeno in eliopausa o di uno sfondo più distante” sembra essere stata individuata verso i margini del Sistema Solare dagli scienziati NASA che seguono i dati della missione New Horizons, che trasporta uno spettrografo ultravioletto che ha esplorato il sistema Plutone a luglio 2015 ed è attualmente in viaggio verso la Fascia di Kuiper, fornendo la prima piattaforma per l’osservazione delle emissioni di Lyma IPM nel sistema solare esterno.
Il muro
Sappiamo che il sole lancia costantemente potenti getti di materia ed energia, sotto forma di “venti solari”, che fluiscono verso l’esterno per un lungo tratto dopo aver lasciato il Sole, ben oltre l’orbita di Plutone, ma ad un certo punto si esauriscono, e perdono la loro capacità di respingere i frammenti di polvere e altra materia.
I nuovi dati, aggiornati ogni sei mesi, confrontati con i risultati molto precedenti di Voyager UVS, sembrano concordino nell’individuare una strana traccia che indicherebbe che la materia e l’energia trasportata dai venti solari si accumulano in una particolare regione formando “la parete dell’idrogeno”.
Una linea di confine visibile che racchiude il sistema planetario, una bolla formata dal vento solare, che spazza ogni cosa, al suo interno e dall’altra parte, nella direzione del movimento del Sole attraverso la galassia, forma un accumulo di materia interstellare.
<<..le fiammeggianti mura (fortificate) del mondo (sistema solare…>>
Precisiamo che le osservazioni sono ancora in corso, rilevamenti sono programmati dagli scienziati con una cadenza di controllo semestrale, i dati perciò non sono ancora definitivi.