Al solstizio d’inverno, il 21 Dicembre, nel nuraghe di Villanova Truschedu il sole, entrando dalla finestrella del Nuraghe, va a formare sulla parete opposta all’interno del nuraghe stesso, una testa di toro.
Questo fenomeno luminoso, legato ad una manifestazione astronomica, il solstizio invernale, si ripete ogni anno ed è un dato oggettivo inoppugnabile della volontà dei costruttori del monumento di riprodurre il perfetto disegno della protome taurina di un torello con le corna asimmetriche.
Molto probabilmente era presente poco più avanti un betilo in cui il Toro di Luce poteva manifestarsi in tutto il suo splendore.
Altri tori della luce
Il fenomeno luminoso pittografico della finestrella si è registrato anche che nel Nuraghe Toroleo di Paulilatino ma non durante il solstizio d’inverno bensì durante quello d’estate, essendo detta finestrella orientata proprio nel punto astronomico dove il sole comincia il suo declino ciclico verso l’equinozio d’autunno e quindi verso il solstizio invernale.
Qui l’evento con simbologia chiarissima appare speculare a quella del Nuraghe Santa Barbara, l’immagine del Toro risulta capovolta.
Nel nuraghe di Villanova Truschedu è il torello luminoso che nasce, in Toroleo è il toro (non più un torello) raffigurato capovolto che muore (inizia la sua corsa verso la morte).
Nel primo (e in altri nuraghi) evidentemente si festeggiava il ‘Natale’ dell’astro taurino, nel secondo (e forse in altri) si celebrava in qualche modo il suo declino, la vecchiaia e infine la morte apparente.
Simbologia taurina
La presenza ossessiva della simbologia taurina nei nuraghi, nelle Tombe dei Giganti, nelle statue stele, nei cosiddetti ‘bronzetti nuragici’, nei manufatti in ceramica e in pietra, ecc. ha portato gli studiosi a ritenere, non fosse per altro per il dato oggettivo ed incontestabile, che i Sardi ‘primitivi’ veneravano una divinità ‘nazionale’, il toro, molto simile a quella della Bibbia e cioè simile a yhwh, nome più volte scritto in documenti con supporto in bronzo, in ceramica e in creta, yh/ yhh/ yhw/ yhwh.
I dati archeologici ed epigrafici sembrano suggerirci che il ‘toro’ era il simbolo forte di una ben precisa divinità di origine semitica cananaica, di qualche secolo anteriore al yh/yhh/ yhw/yhwh di cui parla la bibbia ebraica purgata dell’immagine sessuale androgina taurina lunare.
Fonte:
La luce del Toro di Gruppo Ricerche Sardegna